L’aggiornamento Penguin 4.0 sarà l’ultimo: in futuro verrà integrato nell’algoritmo di Google e lavorerà in tempo reale.
Una vera e propria rivoluzione. Penguin, l’algoritmo che controlla che i siti web rispettino le Linee guida di Google, dopo il suo ultimo aggiornamento 4.0 verrà da Google integrato nel Core di Google.
Penguin effettuerà controlli costanti
Ciò significa che se in precedenza l’elenco di siti che subivano l’ira di Penguin veniva aggiornato periodicamente, ora i dati del pinguino vengono aggiornati in tempo reale.
Da un lato, ciò fa sì che i cambiamenti nel ranking Google saranno visibili molto più rapidamente, in genere poco dopo la nuova scansione e indicizzazione di una pagina. Dall’altro lato ciò permette ai siti di recuperare l’eventuale penalizzazione praticamente in tempo reale, senza dover attendere il nuovo aggiornamento di Penguin. Ad esempio, con Penguin 3.0, i siti penalizzati hanno dovuto attendere ben due anni per uscire dalla penalizzazione.
Sarà tuttavia più difficoltoso capire se la causa di un eventuale calo del nostro sito sia da reputare ad una penalizzazione di Penguin. Con gli aggiornamenti una tantum dell’algoritmo, avevamo una data precisa a cui far riferimento e se il nostro sito iniziava a calare a ridosso di quella data, si poteva dedurre con una buona probabilità che Penguin avesse fatto il suo dovere.
Ora risulterà molto più complicato e sarà necessario monitorare costantemente le pagine del nostro sito che portano traffico organico effettivo per accorgersi di eventuali penalizzazioni.
Penguin si focalizzerà sulle singole pagine e non sull’intero sito
Un’altra caratteristica che rivoluziona totalmente il modo in cui Penguin lavora riguarda la sua azione sui siti:
Penguin è diventato più granulare. L’algoritmo ora svaluta lo spam regolando il ranking in base ai segnali di spam, invece di avere un effetto sul ranking dell’intero sito.
Non è molto chiaro cosa significhi “granulare” ma è probabile che l’azione dell’algoritmo ora possa interessare non più l’intero sito, ma anche solo singole pagine dello stesso o sezioni. Le penalizzazioni derivanti quindi potrebbero interessare non più il sito intero ma solo parti di esso.
[Tweet “Penguin 4.0 si interesserà alle singole pagine del sito o a sezioni di esso.”]
Gli aggiornamenti di Penguin nel tempo
- Penguin 1.0 rilasciato il 24 aprile 2012: ha interessato il ~3.1% delle queries;
- Penguin 1.1 rilasciato il 26 maggio 2012: ha interessato lo 0.1% delle queries;
- Penguin 1.2 rilasciato il 5 ottobre 2012: ha interessato l0 ~0.3% delle queries;
- Penguin 2.0 rilasciato il 22 maggio 2013: ha interessato il ~2.3% delle queries;
- Penguin 2.1 rilasciato il 4 ottobre 2013: ha interessato l’1% delle queries;
- Penguin 3.0 rilasciato il 17 ottobre 2014: ha interessato l’1% delle queries;
- Penguin 4.0 rilasciato il 23 settembre 2016: non si potrà più avere una percentuale di impatto, in quanto lavorerà costantemente.
Un commento su “Google annuncia l’integrazione Penguin 4.0 nel suo algoritmo”