Scrivere per abitudine: sull’arte del Copywriting

Scrivere è una forma d’arte, per chi legge. Per chi scrive invece è un’abitudine o almeno dovrebbe diventarlo. Un Copywriter che rende la sua scrittura un’abitudine avrà vita facile.

Trovare l’ispirazione non è sempre immediato. Scrivere non è facile. Ogni buon scrittore (e di conseguenza un buon Copywriter) che scrive per vivere ha un proprio Nirvana da raggiungere e questo status di grazia si presenta quando scrivere diventa un’abitudine, un proprio modo d’essere.

[Tweet “Un Copywriter raggiunge il Nirvana quando scrivere diventa per lui abitudine.”]

Nell’Etica Nicomachea, Aristotele sosteneva che l’abitudine deriva dall’esercizio costante. Anche se il filosofo si riferiva principalmente all’etica e alla virtù (Etica Nicomachea, Libro II, 1), possiamo prendere per buono il suo insegnamento anche nel nostro caso.
Nel concreto quindi, un Copywriter deve esercitarsi costantemente: solo in questo modo la scrittura si farà abitudine, solo in questo modo sarà possibile migliorarla e solo in questo modo il Copywriter diventerà un Copywriter virtuoso.

Quindi, scrivi.

Se vuoi fare lo scrittore, devi fare due cose sopra le altre: leggere molto e scrivere molto. Non conosco stratagemmi per aggirare questa realtà, non conosco scorciatoie.
Stephen King, On Writing: A Memoir of the Craft

1. Scrivi per il gusto di farlo

Non importa come, non importa quando, né importa il perché. Appena puoi, scrivi, butta giù qualche riga su un taccuino, tieni un diario, racconta la tua giornata.
L’unico modo per scrivere bene è scrivere per piacere e non per dovere.
Lo so, scrivere è il nostro lavoro, quindi dobbiamo farlo, ma quando si è obbligati a fare qualcosa, il risultato non è mai soddisfacente: quando il dovere va a discapito del piacere, né risente anche la creatività e la creatività è il nostro pane.
Uno scrittore ha bisogno della creatività per sopravvivere. Senza di essa, si blocca (crf: Come superare il blocco dello scrittore).
Con esercizio, con l’abitudine, anche scrivere per la commessa più ostica diventerà piacevole.

2. Lascia perdere trucchi e trucchetti

La tecnica è importante. I trucchi no. Non perdere tempo ad apprendere i “trucchi del mestiere”, non esistono. Esiste l’esercizio, esiste la tecnica, ma nessun trucco.
Un errore comune è concentrarsi troppo sui segreti per essere un buon copywriter: possono aiutare per sentirsi più sicuri di sé nella scrittura, ma non è questo ciò che ti renderà un bravo scrittore.
Padroneggiare a regola d’arte i trucchi di scrittura persuasiva, ad esempio, può aiutare, ma ciò che è importante risiede ad un livello ancora più profondo (o più alto, se vuoi): scrivere bene.
Se scrivi bene, non ci sono tecniche e trucchi che tengano: i tuoi testi piaceranno al lettore di turno. Se non sai scrivere bene, puoi mettere in atto tutte le tecniche che vuoi, ma i tuoi testi non saranno mai persuasivi né stimoleranno la curiosità.
Tecnica quindi, non trucchi.
E la padronanza tecnica si raggiunge con… (lo so che lo sai) l’abitudine!

3. Sii curioso: la curiosità sta alla base della creatività

O, come scrive Steff Green:

Creatività è, più o meno, sinonimo di curiosità.

Essere curiosi significa tenere attivo il desiderio di conoscere e imparare cose nuove, sempre. Fare esperienza di ciò che per noi è nuovo, di ciò che reputiamo strano. L’apertura mentale è fondamentale per la curiosità e quindi per la creatività.
La creatività può essere migliorata facendo esperienza di cose nuove, costantemente. Più cose nuove si provano, più abilità si sviluppano e più si diventa creativi.
Personalmente, il periodo di maggiore creatività l’ho avuto durante gli anni universitari. Avendo dei ritmi più leggeri, le giornate erano sempre diverse: ogni giorno leggevo cose nuove, imparavo cose nuove, conoscevo persone nuove e visitavo posti nuovi. Questo stimolava la mia creatività.

Una vita dominata dalla routine è deleteria per la creatività, perché non ti permette di assimilare informazioni nuove che arricchiscono il tuo bagaglio di conoscenze.
Nulla infatti si genera dal nulla: tutti i lavori creativi derivano da qualcosa. Senza quel qualcosa, non c’è lo stimolo, non c’è creatività. Ogni nuova idea è un remix di altre nostre idee precedenti: le esperienze soggettive sono il carburante della nostra creatività.

Quindi, concludendo: scrivi per te stesso, tieni la mente aperta, leggi, viaggia. Rendi lo scrivere un’abitudine e, perché no, un’esigenza.
Raggiungi il tuo Nirvana.