E se sbagliassi a utilizzare gli short URL?

Utilizzare gli short URL può essere controproducente, in certi casi. Ecco quando (non) usarli.

Ho fatto un errore.
Mi sono fatto prendere dalla bellezza estetica degli short URL, utilizzandoli in tutti i miei post sulle varie pagine social, da Twitter a Facebook, Pinterest e GooglePlus.
Sono belli da vedere, corti, non appesantiscono il testo. Sono effettivamente molto più pratici di un link http://www.pincopallino.com/blog/tizio-caio-amici-di-sempre e danno la possibilità di monitorare i click.
Come non amarli?

MA

Mi son fermato un attimo a pensare: non è forse meglio per l’utente vedere un link riconoscibile? Non sarebbe più invogliato a cliccare un link in cui riconosce provenienza e direzione, piuttosto che un link pieno di lettere e numeri?

[Tweet “Sei sicuro di usare correttamente gli Short URL. E se ti sbagliassi? Io l’ho fatto.”]

La risposta è: dipende. Dipende dal target di riferimento del tuo post sui social, dipende dal permalink originale e non trasmutato in short url, dipende dal social network che stai utilizzando.

Andiamo per ordine, non necessariamente di importanza:

Short URL e target di riferimento

Un professionista come me come te, avrà sicuramente diversi target a cui riferirsi. Quando condividi gli articoli del tuo blog sui social network avrai un’awdience diversa di quando pubblichi materiale per un cliente.
Ad esempio, gestisci un blog personale sul mondo web: il tuo target di riferimento sono altri professionisti del campo. Utilizzare uno Short URL, in questo caso, non porta alcun problema, anzi, snellisce di gran lunga il testo introduttivo del tuo post e svolge perfettamente la funzione per cui è stato inventato. Non ci sono problemi in quanto i tuoi lettori riconoscono lo Short URL per quello che è e non si faranno problemi a cliccarlo.
Oltre a gestire il tuo blog professinale, ti occupi anche della gestione di una pagina social per un rivenditore di oggettistica per l’infanzia. Il tuo target di riferimento saranno dunque principalmente mamme. Non conoscono tutto il background che sta dietro agli Short URL, quindi lo vedono per quello che è.

Questo:

https://goo.gl/Rhz0RC

Secondo te, le mamme saranno più invogliate a cliccare quella cosa lì sopra, oppure un link più pulito e informativo come questo?

http://www.articoliperinfanzia.it/prodotti/

Ecco perché prima di utilizzare uno short URL è utile avere ben presente a chi ti stai riferendo e cosa vuoi comunicare.

Short URL e permalink

Il permalink è un URL di riferimento ad una specifica informazione (articolo, immagine, pagina ecc..) che, dalla parola stessa, rimane invariato nel tempo.
Se, come detto sopra, è preferibile utilizzare un permalink al posto di uno short URL, ci sono alcuni casi in cui è meglio evitare.
Quando?
Quando il permalink è effettivamente tropo lungo per essere esteticamente piacevole, oppure quando il link non è pulito e leggibile. Per questo consiglio di curare i propri permalink, rendendoli i più chiari e informativi possibile e di evitare ulr troppo lunghi.

Short URL e social network

C’è un social network per cui i Short URL sono preferibili rispetto al permalink: Twitter, motivo per cui gli Short URL sono nati.
Hai a disposizione solo 140 caratteri, quindi è meglio evitare di spenderne la metà per il solo link. Gli utenti di Twitter, inoltre, sono abituati a questa pratica, quindi non vedranno di malo occhio il tuo Short URL e non si faranno problemi a cliccarlo.
Per gli altri social network? L’utilizzo è a tua discrezione, in base a quanto detto prima su target e permalink.

E tu che uso fai degli Short Url?

Fonte immagine: Twins, 1988

Un commento su “E se sbagliassi a utilizzare gli short URL?

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