5 semplici regole per aumentare il traffico sul tuo sito web

Come aumentare le visite al tuo sito web con qualche accortezza

E’ appurato: Google penalizza e penalizzarà sempre di più siti web che si appoggiano ad una SEO scorretta, prediligendo e premiando contenuti di qualità.
Avere un contenuto di qualità significa prima di tutto scrivere per gli utenti e non per i motori di ricerca. Significa non riempire il testo di keywords a scapito della leggibilità e scorrevolezza. Una volta dato in pasto agli spider dei buoni contenuti, questi ti premieranno con un miglior posizionamento.
Raggiunto questo, bisogna fare un passsettino in più e riuscire a mantenere le visite che ti sei guadagnato, fidelizzando l’utente con contenuti allettanti. Se tutto verrà fatto nel verso giusto, vedrai aumentare sensibilmente il traffico al tuo sitoweb.
Con Google Analytics potrai avere accesso a tutti i dati di cui avrai bisogno per correggere il tiro. Dalla frequenza di rimbalzo (ovvero la percentuale di utenti che lasciano il tuo sito dopo la prima pagina), alle nuove visite e alle ricorrenti.

Per raggiungere tutto questo però, ci sono piccole regole da seguire.

1. Cura i tuoi contenuti

Ogni giorno la rete smercia contenuti di una mole impressionante e gli utenti sono così letteralmente sommersi da informazioni, testi, immagini, video, così come lo sono i motori di ricerca.
Come è dunque possibile che il tuo contenuto possa risaltare e venire notato? Curalo nei minimi particolari e crea contenuti di qualità, cercando di esprimere al meglio il tuo punto di vista. Solo così l’utente riuscirà ad affezionarsi e non si farà problemi a tornare a far visita al tuo sito.

2. Essere di tendenza paga

Le persone stanno su Google, oltre che per cazzeggio o per lavoro come il sottoscritto, per cercare risposte ai propri piccoli problemi quotidiani. Da “come annodare una cravatta” a “come posso arredare casa spendendo il meno possibile”. Chi cerca vuol trovare qualcosa e tu devi dare loro quel qualcosa.
Scrivi su ciò che le persone effettivamente cercano (nel tuo campo ovviamente) e per farlo basati sulle tendenze del momento, trovane le keywords in diverse varianti e non dimenticarti di utilizzarle nei titoli.
Uno strumento utile? Google Trends.

3. Utilizza i social network

L’uomo è un animale sociale, diceva il buon vecchio Aristotele. Tu sei un uomo, quindi tu sei un animale sociale. Usa i social per promuovere i tuoi contenuti e non isolarti tra le sole quattro mura del tuo blog sperando che qualcuno bussi per entrare. Invitalo e dagli soprattutto un pretesto per farlo, che sia un’immagine accattivante, un titolo con un bel cliffanger che lo incuriosisca.

4. Contenuti condivisibili

Questo punto è strettamente legato al primo. Se prima eri tu a promuovere i tuoi contenuti, ora sono i tuoi utenti che diventeranno tuoi promoter. Crea contenuti che invoglino la condivisione (il che non vuol dire pubblicare immagini di gattini coccolosi), impostando la pagina con pulsanti di condivisione ben visibili, pubblicando immagini accattivanti, infografiche e soprattutto strutturando il testo in modo che sia leggibile, in modo che l’utente colga a colpo d’occhio quale sia l’argomento trattato.

5. Pianifica le uscite

Vivere alla giornata non è un buon metodo in fatto di web marketing. E’ più opportuno pianificare tutte le manovre, le pubblicazioni e le uscite sui vari social, senza lasciare nulla al caso.
So cosa pensi, questo può andare a scapito della creatività. Non del tutto: si tratta piuttosto di incanalare l’esplosione di creatività in un’espressione corale, sincronizzata, centellinata giorno per giorno secondo logica.
Crea dunque un piano editoriale con attività specifiche per giorni specifici. E non sgarrare. Serviti di programmi che ti aiutano a pianificare le uscite e programmarle (come Hootswite o PostCron), in modo tale che la tua creatività non verrà così inibita, ma i tuoi post non saranno puro caos.
Potrai così creare i contenuti anche in una sola giornata seguendo la tua ispirazione, salvo essere programmati per pubblicazioni giornaliere.

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